Mad Zone ed il tubino da uomo

Quest’edizione di AltaRoma è stata senza dubbio una delle più ricche. Gli eventi in calendario erano davvero tantissimi e riuscire a fare una scelta è stata dura! L’evento al Mad Zone, però, non me lo sarei perso per nulla al mondo!!!

Quest’anno la “mia” AltaRoma è stata un po’ diversa dal solito. Nei due giorni centrali ho lavorato al Room Service, con una designer pazzesca di cui vi parlerò più accuratamente, e un po’ per il tempo, un po’ per la stanchezza non sono riuscita a seguire tutto quello che era in programma. Ho fatto solo qualche sfilata che vi racconterò a breve, ed alcuni eventi tra cui questo al Mad Zone. Ma andiamo con ordine, cos’è il Mad Zone? Un concept store davvero bello, un luogo dove la contaminazione tra le arti, di qualunque genere esse siano, trova vita, un posto dove fare shopping o semplicemente perdersi tra le mille cose sapientemente posizionate per esaltarne la particolarità, insomma se passate a Roma in Via Palermo 34/b capirete bene cosa intendo ed il mio entusiasmo. La serata in questione, nasce dall’idea di mettere l’uomo al centro dell’attenzione creando per lui una collana ed un tubino, e chi meglio di Odile Orsi ed Isabella Minerva potevano cimentarsi nell’impresa? La regina dei tubini, la designer di Mutadesign ha fatto centro ed ha creato per Andrea Cocco, testimonial della serata, un tubino dal rigore maschile eccentrico al punto giusto, senza risultare ridicolo. Le collane di Isabella sono l’essenza della femminilità, riuscire a rivisitarle per uomo non è stata certamente cosa facile! Bhe lei ce l’ha fatta ed ha ricreato la stessa semplicità e particolarità dei suoi esemplari in chiave maschile. Partner della serata il brand di bracciali Made in Italy "Desirù Milano". Grazie a loro i tessuti dei kimono acquistano nuova vita e vengono utilizzati per creare dei bracciali giovani e mai scontati. Buon vino e buona musica ci hanno accompagnato per tutta la serata, che si è protratta fino a tardi, ma del resto si sa, quando uno si diverte il tempo passa in fretta!

Grazie a  Marco Barbaro per le splendide foto